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Kiev:vogliono destabilizzarci. Replica Mosca: il russo sia rispettato
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Varsavia, 11 gen. (Apcom) - 'Kino pa ukrainski': il cinema in Ucraina deve parlare ucraino. Bandito il russo. Questa la storica decisione della Corte costituzionale di Kiev, che ha stabilito l'obbligo del doppiaggio in lingua ucraina per tutti film stranieri, compresi quelli russi. Una decisione che ha scatenato le proteste di Mosca, che ha subito accusato Kiev di non rispettare la lingua russa, parlata da buona parte della popolazione ucraina nel nord-est del Paese.
L'Ucraina non ci sta e ribatte che la Russia vuole aizzare il conflitto interetnico. "Mosca vuole artificiosamente esasperare la questione della lingua in Ucraina per destabilizzare le relazioni interetniche nel Paese". La denuncia lanciata stamani dal sito del ministero degli Esteri di Kiev.
Siamo preoccupati - aveva fatto notare nei giorni scorsi il ministero degli Esteri di Mosca - della decisione della Corte ucraina sulla necessità di doppiare o inserire sottotitoli ai film stranieri, compresi quelli russi, mostrati in Ucraina". "Si tratta dell'ennesima prova che le autorità ucraine non rispettano i loro obblighi internazionali".
Pronta la replica da parte di Kiev: "L'Ucraina rispetta tutti gli obblighi della carta Europea per le minoranze linguistiche e regionali (ECRML). Il Consiglio d'Europa non ha mosso alcuna critica sulla nostra politica".
La questione del bilinguismo in Ucraina è stata al centro di aspre polemiche non solo tra Kiev e Mosca, ma anche internamente tra il presidente filo-occidentale Viktor Yushchenko e l'ex-primo ministro filo-russo Viktor Yanukovich. Il primato dell'ucraino sul russo rappresenta per i filo-occidentali uno dei fattori fondanti l'identità nazionale. Un elemento fondamentale che marca la diversità con l'ingombrante vicino.
Al contrario per Yanukovich, elevare il russa a lingua di Stato, al pari dell'ucraino, avrebbe sottolineato l'unione storica culturale e anche linguistica tra i due Paesi.