Storia di una passione sfrenata e del suo terribile contra..

Tutti i problemi nascosti o seminascosti, tutto quello che è fuori dalla sfera della vacanza e del viaggio di piacere.
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dreamcatcher
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Re: Storia di una passione sfrenata e del suo terribile contra..

Messaggio da dreamcatcher »

100 dollari al mese?

Interessante... sia perchè a questo punto mi posso fare un'idea di quanto sia grande questo fondo cassa (se contribuiscono diciamo 50 detenuti... son dei bei soldi...) sia perchè 100 dollari al mese non sono proprio alla portata di tutti coloro che "aspettano fuori"!

Invece grazie per la precisazione... mi ero fatto l'idea che ci fosse un certo rispetto gratuito per lo straniero, quando piuttosto mi sarei aspettato un trattamento peggiore, quasi razzista.

Ma da quel che dici, pare che forse nel lagher più che fuori, le regole siano quasi meritocratiche :D


maximka68
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Re: Storia di una passione sfrenata e del suo terribile contra..

Messaggio da maximka68 »

Capitolo XXIII Il mio centro massaggi erotici a Kiev

Le Sacee babilonesi, i Saturnali romani, il culto dionisiaco: può tutto questo retaggio millenario di celebrazioni del gioco, dell’ebbrezza, della sfrenatezza, della sensualità, trovare una pur funambolica, acrobatica associazione mentale ed una corrispondenza nell’immaginario erotico e nelle passioni brucianti di un uomo cresciuto assorbendo la cultura iconografica popolare degli anni ‘70 ed ‘80?

Da ragazzino, fin dai miei undici, dodici anni, divorando i film spesso sgangherati e poverissimi nelle sceneggiature e nelle regie, ma incisi con il fuoco nella mia memoria libidica, perché popolati dalle formidabili, irresistibili stelle e stelline del cinema softcore, come Edwidge Fenech, Femi Benussi, Ursula Andress, Agostina Belli, Ornella Muti, Laura Antonelli, Barbara Buchet e molte altre, travestite da infermiere, poliziotte, cameriere, insegnanti, ballerine, eternamente nude sotto la doccia e così terrenamente paradisiache, frutti dell’Eden proibito, ho consumato le mani nell’onanismo più fitto e obliante, acceso dal desiderio irrefrenabile e frustrante di possederle tutte.

E leggere le pagine della ‘nascita della tragedia’ di Nietzche è stato per me come una rivelazione.
Infatti, nella sua contrapposizione fra l’apollineo, inteso come misura, razionalità, ordine, bellezza formale e il dionisiaco, espressione delle pulsioni, degli istinti, dell’abbandono ai propri sensi e della rivoluzione dell’ordine e della morale comune, ho trovato le contraddizioni che mi hanno sempre lacerato e che ad un certo punto della mia esistenza si sono all’improvviso risolte nella determinazione cieca e nell’azzardo assoluto di realizzare in concreto il mio immaginario iconografico adolescenziale, di farmi superuomo nicciano, redivivo sacerdote delle mie Sacee, creando un centro massaggi erotici nella capitale europea della bellezza femminile e della lascivia, in Ucraina.

Ho sfidato e violato così le leggi degli uomini e l’etica evangelica, seguendo solo il canto delle mie sirene.
Olga, la bionda giunonica con i suoi enormi seni; Inessa con le sue piccole perversioni, i suoi occhi furbi e maliziosi, verdissimi come il mare di Yalta; Oksana meravigliose labbra e viso perfetto da copertina, sguardo di gatta che gioca crudelmente con la preda prima di farla propria; Vika con la sua ars amandi raffinatissima che ti stupiva ogni volta con soluzioni nuove; Natasha selvaggia e sanguigna, che ti spossava fino all’ultima goccia. E centinaia di altre dispensatrici quotidiane di piacere, maestre del massaggio tantrico, che io vestivo e svestivo con gli abiti di ruolo da infermiera, poliziotta, cameriera, insegnante, ballerina, in una passerella ideale di tutti i sogni erotici di me ragazzino, come le pantere e le tigri che nelle icone greche erano rappresentate mentre tiravano il carro di Dioniso, il dio dei sensi e della sfrenatezza.

Mi sentivo toccato dalla grazia, da un incantesimo abbacinante, dalla leggerezza più assoluta e vivevo totalmente immerso in questo mare magnum di oli, effluvi, umori, secrezioni, sensazioni tattili e psichiche inebbrianti, in una perenne festa diurna e notturna attorniato dalle mie ragazze sempre sorridenti e gaudenti, perché mercenarie felici nel mio salone massaggi, senza curarmi delle conseguenze possibili che il mondo reale là fuori aveva in serbo per me.

Non mi importava delle pene previste dai codici della legge, da quelli della morale cattolica della quale ero pur imbevuto e persino da quelli della criminalità, se non di tanto in tanto, quando ero come ridestato da questa dimensione onirica e surreale, ogni qualvolta un bandito o un poliziotto si presentavano a fare cassa, pretendendo danaro in cambio del perdurare del mio sogno.

Ma in un pomeriggio del 31 luglio del 2009, l’irruzione di una decina di miliziani ucraini prezzolati dalla mia concorrenza, fece crollare il meraviglioso altare pagano che avevo innalzato con tanta dedizione, e fu segnato il momento della mia cacciata dall’Eden. Il contrappasso della mia passione stava per perpetrarsi tanto intensamente ed a lungo quanto era durato il tempo in cui avevo sottratto il fuoco agli dei dell'Olimpo.
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Re: Storia di una passione sfrenata e del suo terribile contra..

Messaggio da maximka68 »

Dreamcatcher,

si, considera che chi non ha questa possibilità di versare i 100 dollari può farlo presente alle autorità criminali e previa accertamento di loro collaboratori esterni che ciò che dici è vero, puoi ricevere l'esenzione dal pagamento.
Anzi al contrario benefici dell'aiuto degli altri tramite la ciornaia, attraverso la quale ti si assicurano sigarette, qualche indumento e un pò di cibo supplementare
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Re: Storia di una passione sfrenata e del suo terribile contra..

Messaggio da dreamcatcher »

Scusa Maximka, non è mia intenzione ridurre il tutto a un ping pong ... è che ho qualche minuto libero al lavoro e sto spulciando il forum in cerca di altre info, ma intanto leggo ciò che pubblichi...

e...
maximka68 ha scritto:Ma in un pomeriggio del 31 luglio del 2009, l’irruzione di una decina di miliziani ucraini prezzolati dalla mia concorrenza, [...]
non sarà mica?
http://www.ucrainaviaggi.com/forum/reta ... t1808.html :shock:
Forrest Gump ha scritto: [...]
La differenza con locali simili, immediatamente chiusi dalle forze dell'ordine (a proposito un italiano ci ha lasciato le penne dopo 15 giorni di apertura di un salone massaggi anch'esso "un pò particolare") stava nel fatto che il titolare del River Palace non avrebbe mai percepito alcunchè (leggasi percentuale) sulle somme concordate, tra un bicchiere ed un ballo "face to face", tra ragazza e cliente. [...]
Se si riferiva alla tua vicenda, beh, quel post del 2009 di Forrest è un cimelio! Poi non so se ci si riferisse alla stessa vicenda, ma c'è un accenno anche nel thread dedicato alla discoteca "avalon" con un articolo del Kievpost tradotto da google #-o ... va bè...

ora la domanda: Forrest dice(va) che quel tipo di locali veniva chiuso "immediatamente" dalle forze dell'ordine... o ho capito male io? A te risultava questa cosa, quando hai aperto?
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Re: Storia di una passione sfrenata e del suo terribile contra..

Messaggio da maximka68 »

no Dreamcatcher,

con il River Palace (il barcone) io non avevo rapporti di lavoro.

Andavo lì a cenare, ballare ed ascoltare musica dal vivo facendo da guida ai turisti che non si accontentassero di un massaggio tantrico.
Quello era un bordello sul fiume, non un salone erotico, anche se i rapporti sessuali non si consumavano sul barcone, dato che le prostitute andavano a casa dei clienti.

Forrest gump non sa probabilmente che le ragazze pagavano una fee al locale, nelle mani dei buttafuori, cosa che mi fu detta da qualche amica che esercitava lì la sua professione.

Le forze dell'ordine a Kiev prosperano grazie alle attività illecite e le chiudono solo quando devono fare un piacere a qualcuno. Basti pensare che il Club Paradise, il Club Rio e il Club Millennium, per nominarne solo tre, sono aperti da quasi ventanni e si esercita la prostituzione alla luce del sole, tanto che paghi il corrispettivo per la prestazione sessuale della stripper che hai scelto quando sei ancora dentro il locale.
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Re: Storia di una passione sfrenata e del suo terribile contra..

Messaggio da dreamcatcher »

Da qualche parte in questo thread avevo letto un'affermazione del tipo "in Ucraina non si va in galera per essere passati col semaforo rosso... ma se entri ti scordi tute le agevolazioni che possono esistere in Italia"... o qualcosa del genere.

Eppure, dal racconto di maximka (a parte che lui è reo di aver sottratto il fuoco sacro agli dei dell'Olimpo :mrgreen: ) in carcere, o meglio in quel LAGHER, sembra che molti erano innocenti.

Ma allora, a parte coloro che vengono condannati per coprire le malefatte di altri, che senso ha sbattere dentro un uomo che non ha colpe? Abbiamo detto che chi può permetterselo si "compra" la libertà a suon di dollari; che chi è scomodo per qualcuno più potente di lui viene tolto di mezzo senza pensarci troppo... ma gli altri? Oppure si finisce dentro per molto poco... la mia bella mi ha sempre raccontato che passano dei bei guai anche quelli che vengono trovati ubriachi in strada (tant'è vero che ogni volta che ci siamo fermati in un parco a fare uno spuntino, mi ha fatto nascondere anche una bottiglia di birra nella borsa... #-o ), al che deduco che più o meno tutti qualche notte al fresco se la sono fatta...

E... originale questo sistema della malavita di affrontare gli avversari utilizzando la Legge :mrgreen: Avrei immaginato delle intimidazioni, che so, provare a dar fuoco al locale... alla macchina... qualche minaccia alle ragazze che lavoravano nel salone... invece cosa? Una retata delle forze dell'ordine! #-o
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Re: Storia di una passione sfrenata e del suo terribile contra..

Messaggio da Forrest Gump »

Credo che ci siano delle regole e che quindi non si vada in galera senza avere violato una precisa norma penale.
Però, è anche vero che in Ucraina i soldi comprano tutto e, eccezione alla regola, quando ci si mette in un certo genere di affari, può capitare di finire nelle mire di qualche potente che la legge e la polizia se le compra.

Giusto per restare in tema Maximka68, pochi giorni dopo il suo arresto, all'esterno circolavano voci che la Militia gli era stata mandata (dietro pagamento) da un centro massaggi concorrente.
Dopo qualche giorno ancora, partirono ufficialmente le "collette" per riuscire a recuperare la cifra x (cfr. mai raggiunta) che altro non era che il prezzo della sua libertà.

La legge esiste e spesso viene applicata, ma i soldi le sono al di sopra.

D'altronde è lo stesso Maximka68 a dirci che anche in galera, se pagavi, mangiavi pesce fresco, dormivi in stanze riservate in compagnia di fidanzate o addirittura prostitute, comunicavi con l'esterno a mezzo cellulare e credo, per grosse cifre e con gli giusti appoggi, si possa perfino uscire da uomo libero.
"L'uomo saggio aspetta il momento giusto, il pazzo lo anticipa, l'imbecille lo lascia passare". (tratto dal film "Mai arrendersi")
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Re: Storia di una passione sfrenata e del suo terribile contra..

Messaggio da gastone »

Bellissima storia Maximka!
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Re: Storia di una passione sfrenata e del suo terribile contra..

Messaggio da maximka68 »

IL MIO ARRESTO

Approfittando del fatto che una delle ragazze del mio salone massaggi aveva accompagnato alla porta un cliente, un folto drappello di poliziotti acquattati nel pianerottolo ad aspettare il momento propizio, entrò armi in pugno spalancando la porta violentemente, sparpagliandosi con rapidità nelle tre camere da letto e nel soggiorno di cui si costituiva il centro, urlando di stare fermi e ordinando a tutte le massaggiatrici di sedersi e stare immobili, mentre io che fino a pochi attimi prima ero lì ancora sorridente a salutare il cliente soddisfatto che andava via, rimasi automaticamente paralizzato da quella visione cinematografica ed ebbi tempi di risposta lentissimi a ciò che stava accadendo. Sentii piuttosto uno sbandamento, una perdita di equilibrio improvvisa, un’emozione talmente forte per cui barcollai quasi fino a svenire e mi sottrassi alla caduta solo aggrappandomi ad un tavolo.

I miliziani dovettero stupirsi per quella reazione goffa e ridicola, da donnicciola più che da gangster, tanto che smisero di urlare e presero a trattarmi come si fa con un malato o con uno stupido. Infatti, seppur fui circondato in un baleno, stranamente non mi immobilizzarono o percossero, come in seguito appresi la milizia ucraina è solita fare durante gli arresti in Ucraina. Piuttosto mi guardarono con curiosità da antropologi, per capire in che razza di atipico criminale si fossero imbattuti.

Peraltro, siccome si erano introdotti nell’appartamento in borghese, io ero fino a quel momento più propenso a pensare che si trattasse di banditi e non di miliziani, avendo ricevuto innumerevoli visite da questi ultimi in passato ed essendo addivenuto infine ad un patto di sostanziosa remunerazione periodica in cambio del mio quieto vivere

Riavutomi dal mancamento, ma tremando come una foglia, minacciai dunque che avrei chiamato la polizia e fu l’ultima prova che credo servisse loro per giudicarmi un perfetto idiota.

Lessi infatti nei loro sguardi una sorta d’incredulità di fronte a tanto poco senso della realtà, tanto che uno di essi, un aitante trentenne che sembrava essere il caposquadra, mi mostrò il tesserino di riconoscimento con una gentilezza che contrastava con tutta la situazione, per farmi calmare e ragionare. Io allora mi sentii decisamente sollevato, nonostante gli effetti postumi dello shock e balbettando replicai “ ah siete poliziotti, credevo foste criminali. No, c’è un errore di sicuro, io ho il permesso della polizia che viene ogni fine mese a ritirare i soldi. Aspettate che chiamo il tenente Sasha che sa tutto di me e di questo salone e ve lo passo al telefono ”.

I miliziani mi lasciarono fare la telefonata, forse temendo che potessi davvero avere qualche potente oligarca alle spalle a proteggere me e la mia attività. Feci dunque in tempo a chiamare al telefono Sasha, il poliziotto che veniva ogni mese a ritirare i soldi, ma naturalmente si negò, lasciando squillare l’apparecchio, perché come avrei scoperto in seguito, mi aveva venduto ad un migliore offerente, un concorrente che aveva deciso di sbaragliarmi dal mercato dei massaggi erotici a Kiev.

E appena fu chiaro a tutti, me e poliziotti compresi, che il settimo cavalleggeri non sarebbe mai venuto a salvarmi, ciò che rimase furono solo smorfie di disprezzo, qualche risata grassa di divertimento e la mia più assoluta angoscia che mi tagliò le gambe e mi fece accasciare sul divano. Ero perduto. Tutto era finito.

Avrei spezzato il cuore di mia madre e della donna che amavo quando avessero saputo che lavoro avevo fatto e che genere di vita dissoluta avevo condotto per tre anni e guardai la finestra aperta con l’impulso fortissimo di gettarmi da lì e non affrontare la vergogna e l’umiliazione del loro giudizio. Ma non ne ebbi il coraggio. E rimasi lì con il cuore bloccato.

Frattanto il caposquadra mi tolse il telefono dalle mani, mi perquisì e sequestrò contante e documenti che avevo nelle tasche, e mi ordinò di dirgli qual’era la combinazione della cassaforte

Presero tutti i soldi che c’erano, circa ventimila dollari, salvo poi dichiarare al processo che le somme sequestrate erano banconote false e che quindi erano state distrutte. Costrinsero le ragazze a sedersi e le insultarono chiamandole ‘puttane’ e stupide’, tanto che alcune di loro presero a piangere come bambine perché si erano rese conto anche loro che stavolta che non c’era una via d’uscita.

I poliziotti, una volta tanto, non erano lì per essere corrotti, ma per sbaragliarci. Molte di loro li pregarono, supplicarono di lasciarle andare a casa perché i genitori, fidanzati o mariti non sapevano della loro professione e la loro vita sarebbe stata rovinata. Ma ovviamente era fiato sprecato.

Erano tutte in stato di fermo per contravvenzione ed io in arresto come lenone, il lenone romantico, come sarei stato più tardi definito sarcasticamente dal procuratore della repubblica.
Stava capitando proprio a me. Non era un film. Era vita vera. Ero in procinto di andare in prigione.

Tutte le mie illusioni di impunità e intoccabilità si erano dissolte e mi sentivo l'essere più incosciente, egoista e stupido della storia dell’umanità.

Ciliegina sulla torta fece ingresso anche una troupe di giornalisti con telecamera alla mano e mi intervistarono mentre ero immerso in un pianto inconsolabile.
Una giornalista, una giovane donna con il microfono in mano, mi stava urlando in faccia che quello che avevo fatto era orribile, che sfruttare la prostituzione era un reato tremendo, che era troppo tardi per piangere e mi chiese se non mi vergognassi di essere un uomo tanto orribile.
Io non riuscivo a rispondere nulla. Ero schiacciato da una montagna di merxx e stavo soffocando.

Intorno a me e con me protagonista principale, si stava consumando un perfetto spettacolo per conto di terzi, per quelli che li avevano pagati profumatamente per farmi fuori dal mercato del massaggio erotico a kiev, cosa che scoprii qualche mese dopo, e per il pubblico dei telespettatori a casa, di fronte ai quali la milizia potette fregiarsi della medaglia di grande efficienza nella lotta alla criminalità internazionale, e contemporaneamente rubare indisturbati il bottino nel mio salone.
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Re: Storia di una passione sfrenata e del suo terribile contra..

Messaggio da maximka68 »

grazie mille Gastone! :lol:
Forrest Gump
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Re: Storia di una passione sfrenata e del suo terribile contra..

Messaggio da Forrest Gump »

Grazie tante Maximka68, di versioni ufficiose sull'episodio "arresto" ne correvano tante e, giorno dopo giorno, si gonfiavamo sempre di più, come panna montata. Fino a giungere a varianti inverosimili.
Non avevo mai sentito la tua: quella ufficiale.

Penso che sarebbe stata una delle prime cose che ti avrei chiesto e che magari ti chiederò ugualmente, quel giorno che, tra Palermo, Kiev e "chissà dove" (sei sempre in giro!), ci rivedremo.

Dovrai prima o poi mettermi una firma sul libro che acquisterò ? :D .
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Re: Storia di una passione sfrenata e del suo terribile contra..

Messaggio da domedo79 »

Un elogio allo scrittore che secondo me riesce in pieno a descrivere e farci capire quali siano state le sensazioni del momento .
andbod
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Re: Storia di una passione sfrenata e del suo terribile contra..

Messaggio da andbod »

Di storie sulla galera Ucraina purtroppo ne ho sentite tante, la gran parte narrate da persone assolutamente innocenti o comunque macchiate di reati piu' da codice civile che penale ma non abbastanza abbienti per permettersi di comprare una sentenza. Non stupitevi in Ucraina funziona cosi : che siate colpevoli o innocenti una volta finiti nelle maglie della giustizia esistono solo due modi per uscirne : pagare o avere qualcono (in Ucraina lo chiamano "tetto") che vi protegge.

Non sono fino ad oggi intervenuto perche' non ho mai trovato nulla che si potesse aggiungere al tuo racconto che descrive in modo chiaro, diretto e preciso quella che e' una realta' terribile.

Non rubero' altro spazio a quello che e' il tuo racconto, se non per ringraziarti di aver voler voluto condividere con tutti quanti noi del forum un'esperienza cosi toccante.
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Re: Storia di una passione sfrenata e del suo terribile contra..

Messaggio da maximka68 »

Grazie infinite a tutti voi e sarò felice di autografare e dedicare un libro per ogni membro di questo forum il giorno in cui l'editore deciderà di pubblicare la mia storia
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dreamcatcher
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Re: Storia di una passione sfrenata e del suo terribile contra..

Messaggio da dreamcatcher »

Grazie anche per questo nuovo intervento Maximka.

Tra le tante curiosità anche inerenti l'arresto, una in particolare riguarda la parte in cui dici
maximka68 ha scritto:le ragazze [...] presero a piangere come bambine perché si erano rese conto anche loro che stavolta che non c’era una via d’uscita
Com'erano le vie d'uscita delle volte precedenti?
Hai accennato ai banditi che scorrazzavano avanti e indietro dal tuo salone, come raggiungevi l'accordo d'intoccabilità con loro? Intendo dire praticamente.... immagino che in tutto il mondo si chieda "il pizzo", qui magari c'è anche quello da pagare alla polizia o simili, e in più quello da pagare alla malavita.
Ma le modalità sono le stesse che in Italia?
Intendo dire, hai mai ricevuto minacce e intimidazioni? Tipo auto bruciata... o visita sottocasa di qualche inviato speciale dell'Al capone di turno...

...o magari qualche avvertimento alla famiglia, che sebbene in Italia immagino fosse "conosciuta" da chi su di te ha raccolto informazioni... alla tua compagna...

In pratica, la domanda potrebbe essere questa: ti sentivi "intoccabile" solo lì, nel tuo regno e nella tua professione, o anche quando eri in giro per Kiev "in borghese", quando andavi fuori a cena o in spiaggia a prendere il sole?
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